In Consiglio Comunale l'OdG sulla sanità pubblica

18/01/2023

Nella seduta di ieri il Consiglio Comunale ha approvato a larga maggioranza un ordine del giorno presentato dal Sindaco Michele De Pascale a sostegno della sanità pubblica.

Ravenna Coraggiosa ha sempre sostenuto la centralità del sistema pubblico in materia di sanità, indicando come prioritarie le esigenze di salute di cittadine e cittadini.

La pandemia di Covid-19 è stata un vero e proprio stress test per i sistemi sanitari di tutto il mondo, mettendo in evidenza i diversi punti di criticità. Il Sistema Sanitario Nazionale Italiano che, ricordiamolo, è stato il primo fra i sistemi del mondo occidentale ad essere aggredito dal virus, ha mostrato da subito i punti di debolezza: l’inadeguatezza della sanità territoriale in primo luogo, ma non meno importanti la carenza di personale sanitario, la mancanza di posti letto di terapia intensiva e semintensiva, il deficit di coordinamento fra le diverse regioni, la mancata fornitura, soprattutto nella fase iniziale, dei sistemi di protezione individuale, la impreparazione della industria farmaceutica nazionale alla produzione di vaccini. 

Con questo ordine del giorno, anche attraverso la presentazione di alcuni emendamenti che sono stati accolti, abbiamo ribadito la necessità di un urgente processo di riorganizzazione e riqualificazione del sistema sanitario pubblico, condizione imprescindibile questa per affrontare le nuove sfide di questo tempo e assicurare il diritto universale alla salute.

Questo processo ha bisogno di essere sostenuto da finanziamenti pubblici adeguati e certi oltre allo sforzo straordinario messo in campo dal Servizio Sanitario Nazionale per contrastare l’ondata pandemica che ha comportato un aumento esponenziale della spesa sanitaria.

A questo scenario si aggiunge che la copertura economica di questa spesa straordinaria è stata garantita solo in parte dal Governo e che la Regione Emilia-Romagna ha dovuto farsi carico di un ulteriore impegno finanziario.

Per questo le richieste avanzate a Regione Emilia-Romagna e Governo di destinare più risorse al Sistema Sanitario e all’Ausl Romagna per garantire servizi pubblici essenziali.

Più risorse anche in termini di personale, in particolare rimuovendo vincoli di assunzione e attuando misure volte a ridurre i tempi di attesa per le visite specialistiche e a garantire condizioni idonee (anche per i lavoratori) nei Pronto Soccorso. Su questo ultimo punto abbiamo precisato come misure tempestive e straordinarie non debbano prevedere l’esternalizzazione dei servizi pubblici o il ricorso ai medici a gettone, pratica quest’ultima che si sta diffondendo in diverse realtà anche della nostra regione.

Il ricorso a cooperative private che possano coprire la carenza di medici, in particolare all’interno del pronto soccorso, sta di fatto sostituendo il sistema pubblico con il privato, senza garanzie su criteri di selezione, formazione e condizioni lavorative. Oltre a questo, i turni del personale a gettone sono molto ben retribuiti tanto da generare una disparità di trattamento economico a sfavore del personale ospedaliero. Inoltre, il ricorso all’impiego di personale, medico è infermieristico, a gettone contraddice totalmente il concetto di medicina di equipe che è un cardine della medicina moderna.

Per queste ragioni riteniamo che sia da scongiurare il ricorso all’esternalizzazione di servizi, ma si debba investire in strutture e personale del servizio sanitario nazionale pubblico a cui siano garantite condizioni di lavoro sostenibili.


Ravenna Coraggiosa
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