Diritti

La città dei diritti

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Ravenna vuole essere una città accogliente, solidale, aperta, attenta alle cittadine e ai cittadini, alle persone che sul territorio comunale vivono, lavorano e contribuiscono allo sviluppo e all’arricchimento della nostra comunità e ai loro diritti. Ravenna Coraggiosa, pertanto, pensa a una città, una comunità e a un’amministrazione comunale che abbia come obbiettivo la garanzia delle pari opportunità garantite a tutti in modo sostanziale e senza alcuna discriminazione di alcun genere in ogni ambito della vita sociale, lavorativa, educativa e nel rapporto con le istituzioni e con la città.

Abbiamo in mente una città che non solo tuteli ma che promuova, garantisca i diritti fondamentali di ogni persona, che sia in prima linea nel contrasto a qualunque forma di discriminazione, nella lotta alla violenza di genere, nella promozione dei diritti della comunità LGBTQ+, nell’accesso ai servizi e la piena valorizzazione della partecipazione dei nuovi cittadini, nella valorizzazione dell’inclusività e della diversità come elemento fondante e fondamentale nella costruzione di una città multiculturale e cosmopolita come Ravenna già è e ambisce sempre più ad essere.

Una città che si faccia promotrice di una piena e sostanziale cultura dei diritti che non si limiti solo a meri, seppur comunque importanti, atti simbolici ma che si incarni anche in ogni azione promossa dalle istituzioni, dalla futura amministrazione e che diventi patrimonio comune di tutta la comunità

Una cultura dei diritti che sia il più ampia, concreta e trasversale possibile, che si concentri nella salvaguardia e la promozione dei diritti di ogni persona come elemento fondamentale per il benessere e il vivere comune, cercando di conciliare tale importante battaglia con le competenze e le peculiarità che sono nelle forze e nelle facoltà di un’amministrazione locale.

Siamo convinti che la costruzione di una Ravenna ancora più accogliente ed inclusiva possa realizzarsi soltanto eliminando tutti quegli ostacoli, come ci dice l’art. 3 della nostra Costituzione, che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i cittadini, di tutte le cittadine, di tutte le persone che nella nostra città vivono all'organizzazione politica, economica e sociale della propria comunità. Per questi motivi riconosciamo e cercheremo di tutelare le differenze, contrastando ogni tipo di discriminazione come le discriminazioni razziste, di genere, di orientamento sessuale, di identità di genere, per religione, etnia o provenienza geografica.

Una Città è composta di diverse anime e molteplici sensibilità, la comunità cittadina che vogliamo costruire si basa su tre valori fondamentali: 

  • l’inclusione, affinché chi vive in questa città si senta parte integrante e attiva di essa;
  • le pari opportunità, poiché riteniamo che tutti possano e debbano avere pari diritti e pari opportunità per realizzarsi sostanzialmente e pienamente;
  • la lotta alle discriminazioni, perché pensiamo che non vi debba essere paura di esprimere ciò che si è in tutti gli aspetti che caratterizzano ciascuno.

A tale proposito, riteniamo che si possa e si debba agire come Ravenna Coraggiosa nel lavoro della futura amministrazione su più piani d’azione come:

- Promozione di una cultura dei diritti, ad un livello più ampio e generale possibile come appena descritto, con particolare attenzione riguardo alla previsione di varie iniziative aperte alla cittadinanza riguardo tale tema

- Formazione, soprattutto in una funzione antidiscriminatoria, di specifici settori, a partire da quelli gestiti direttamente dal Comune, ma anche sul tema del lavoro con i centri per l'impiego, come verrà esposto più precisamente nelle proposte formulate a seguire di questa introduzione; 

- Tutela dei diritti con particolare attenzione a realtà come centri antiviolenza o sportelli di ascolto e supporto così come descritto nelle proposte che seguiranno.

Vogliamo poter dare voce a chi nella propria quotidianità subisce atti di censura, bullismo, violenza e discriminazione, a chi non si sente e non è garantito nei propri diritti e che si trova, inevitabilmente, escluso dalla vita sociale e politica della nostra comunità.

Obiettivi:

  • Creare una città che garantisca a tutti pari opportunità e che elimini ogni forma di discriminazione e gli ostacoli che impediscono lo sviluppo e la partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale di tutti coloro che vivono nella nostra cittadina;
  • Creare una cultura dei diritti che sia il più ampia e concreta possibile e che diventi patrimonio della comunità. L’azione delle istituzioni e della futura amministrazione deve essere trasversale e concreta: non sono sufficienti atti meramente simbolici, sebbene siano anch’essi importanti, ma c’è la necessità di promuovere e tutelare in modo sostanziale i diritti di ogni persona al fine di garantire il benessere e l’inclusione di tutti;
  • Essere in prima linea nel contrasto a qualunque forma di discriminazione, nella lotta alla violenza di genere, nella promozione dei diritti della comunità LGBTQ+, nell’accesso ai servizi e la piena valorizzazione della partecipazione dei nuovi cittadini, nella valorizzazione dell’inclusività e della diversità

Proposte:

  1. Promozione di eventi culturali che diffondano una cultura dell’integrazione e della non discriminazione e che sensibilizzino la cittadinanza al rispetto delle diversità. Ciò potrebbe essere realizzato attraverso rassegne di eventi organizzate nei giorni simbolici e campagne di sensibilizzazione;
  2. Attivazione a livello comunale di uno sportello informativo di contrasto alle discriminazioni e di uno sportello di consulenza psicologica LBTQI+;
  3. Attivazione di un progetto di housing o co-housing che accolga le persone in difficoltà e in condizioni di estrema vulnerabilità. Ci si riferisce in particolare a coloro che vengono allontanati dalle loro famiglie a causa dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, a chi subisce gravi episodi di violenza domestica e ai migranti, ai rifugiati e agli anziani LGBT+ in condizioni di emarginazione e che necessitano di spazi sicuri e di una comunità solidale;
  4.  Organizzazione di una formazione per operatori di centri per l’impiego, con focus specifici per le persone transessuali e transgender, e istituzione di referenti contro le discriminazioni presso i Centri per l’impiego e le Agenzie per il lavoro con specifiche competenze in materia di discriminazioni LGBT+. Realizzazione, in collaborazione con CGIL, CISL e UIL, di un vademecum che informi lavoratrici e lavoratori LGBT su quali sono i propri diritti sul posto di lavoro e cosa fare in caso di discriminazione
  5. Stanziamento di un fondo di Libertà, volto a garantire un iniziale sostegno economico a tutti coloro i quali subiscono situazioni di particolari difficoltà a causa di una più larga e plurale situazione discriminatorio: alle donne che escono da situazioni di violenza domestica, alle persone LGBTQI+ discriminate e che vivono situazioni di particolare difficoltà o indigenza a causa, ad esempio, dell’allontanamento forzato dalla propria abitazione.
  6. Stanziamento di fondi per sostenere progetti volti a rieducare i partner maltrattanti e per la realizzazione di opuscoli da consegnare a persone che si riconoscano come abuser, o che possano consegnare coloro che riconoscano una situazione di violenza, affinché queste possano conoscere i servizi già realizzati;
  7. Attivazione di percorsi di formazione e di educazione alle differenze per il personale sanitario, degli uffici pubblici e per le forze dell’ordine affinché vi sia maggiore consapevolezza sul linguaggio inclusivo e su come affrontare situazioni di discriminazione
  8. Inserimento, in concerto con le realtà presenti, interessate e competenti del territorio comunale, di progetti volti a fornire un’educazione civica, emotiva e alle differenze a partire dalle scuole primarie presenti sul territorio comunale.
    Verificare l’opportunità, attraverso la collaborazione delle varie associazioni presenti sul territorio, di creare un progetto unico da presentare nelle scuole di tutti i livelli, che garantisca continuità d’azione e che abbia come primo obiettivo e compito la diffusione e la promozione dell’educazione civica intesa come cultura del rispetto reciproco e educazione alla differenze
  9. Riprendere il finanziamento di attività socio educative, di socializzazione e interrelazione e per l’inserimento lavorativo all’interno delle carceri e attivare percorsi di supporto al reinserimento sociale, in particolare per chi usufruisce di pene alternative alla detenzione
  10. Verificare la possibilità delle farmacie comunali di vendere i prodotti igienici e sanitari femminili a prezzi promozionali in alcuni giorni del mese.
    In concerto con l’Università di Bologna, installazione di distributori di assorbenti a prezzo calmierato, anche avvalendosi dell’aiuto di sponsor.

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Ravenna vuole essere una città accogliente, solidale, aperta, attenta alle cittadine e ai cittadini, alle persone che sul territorio comunale vivono, lavorano e contribuiscono allo sviluppo e all’arricchimento della nostra comunità e ai loro diritti. Ravenna Coraggiosa, pertanto, pensa a una città, una comunità e a un’amministrazione comunale che abbia come obbiettivo la garanzia delle pari opportunità garantite a tutti in modo sostanziale e senza alcuna discriminazione di alcun genere in ogni ambito della vita sociale, lavorativa, educativa e nel rapporto con le istituzioni e con la città.

Abbiamo in mente una città che non solo tuteli ma che promuova, garantisca i diritti fondamentali di ogni persona, che sia in prima linea nel contrasto a qualunque forma di discriminazione, nella lotta alla violenza di genere, nella promozione dei diritti della comunità LGBTQ+, nell’accesso ai servizi e la piena valorizzazione della partecipazione dei nuovi cittadini, nella valorizzazione dell’inclusività e della diversità come elemento fondante e fondamentale nella costruzione di una città multiculturale e cosmopolita come Ravenna già è e ambisce sempre più ad essere.

Una città che si faccia promotrice di una piena e sostanziale cultura dei diritti che non si limiti solo a meri, seppur comunque importanti, atti simbolici ma che si incarni anche in ogni azione promossa dalle istituzioni, dalla futura amministrazione e che diventi patrimonio comune di tutta la comunità

Una cultura dei diritti che sia il più ampia, concreta e trasversale possibile, che si concentri nella salvaguardia e la promozione dei diritti di ogni persona come elemento fondamentale per il benessere e il vivere comune, cercando di conciliare tale importante battaglia con le competenze e le peculiarità che sono nelle forze e nelle facoltà di un’amministrazione locale.

Siamo convinti che la costruzione di una Ravenna ancora più accogliente ed inclusiva possa realizzarsi soltanto eliminando tutti quegli ostacoli, come ci dice l’art. 3 della nostra Costituzione, che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i cittadini, di tutte le cittadine, di tutte le persone che nella nostra città vivono all'organizzazione politica, economica e sociale della propria comunità. Per questi motivi riconosciamo e cercheremo di tutelare le differenze, contrastando ogni tipo di discriminazione come le discriminazioni razziste, di genere, di orientamento sessuale, di identità di genere, per religione, etnia o provenienza geografica.

Una Città è composta di diverse anime e molteplici sensibilità, la comunità cittadina che vogliamo costruire si basa su tre valori fondamentali: 

  • l’inclusione, affinché chi vive in questa città si senta parte integrante e attiva di essa;
  • le pari opportunità, poiché riteniamo che tutti possano e debbano avere pari diritti e pari opportunità per realizzarsi sostanzialmente e pienamente;
  • la lotta alle discriminazioni, perché pensiamo che non vi debba essere paura di esprimere ciò che si è in tutti gli aspetti che caratterizzano ciascuno.

A tale proposito, riteniamo che si possa e si debba agire come Ravenna Coraggiosa nel lavoro della futura amministrazione su più piani d’azione come:

- Promozione di una cultura dei diritti, ad un livello più ampio e generale possibile come appena descritto, con particolare attenzione riguardo alla previsione di varie iniziative aperte alla cittadinanza riguardo tale tema

- Formazione, soprattutto in una funzione antidiscriminatoria, di specifici settori, a partire da quelli gestiti direttamente dal Comune, ma anche sul tema del lavoro con i centri per l'impiego, come verrà esposto più precisamente nelle proposte formulate a seguire di questa introduzione; 

- Tutela dei diritti con particolare attenzione a realtà come centri antiviolenza o sportelli di ascolto e supporto così come descritto nelle proposte che seguiranno.

Vogliamo poter dare voce a chi nella propria quotidianità subisce atti di censura, bullismo, violenza e discriminazione, a chi non si sente e non è garantito nei propri diritti e che si trova, inevitabilmente, escluso dalla vita sociale e politica della nostra comunità.

Obiettivi:

  • Creare una città che garantisca a tutti pari opportunità e che elimini ogni forma di discriminazione e gli ostacoli che impediscono lo sviluppo e la partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale di tutti coloro che vivono nella nostra cittadina;
  • Creare una cultura dei diritti che sia il più ampia e concreta possibile e che diventi patrimonio della comunità. L’azione delle istituzioni e della futura amministrazione deve essere trasversale e concreta: non sono sufficienti atti meramente simbolici, sebbene siano anch’essi importanti, ma c’è la necessità di promuovere e tutelare in modo sostanziale i diritti di ogni persona al fine di garantire il benessere e l’inclusione di tutti;
  • Essere in prima linea nel contrasto a qualunque forma di discriminazione, nella lotta alla violenza di genere, nella promozione dei diritti della comunità LGBTQ+, nell’accesso ai servizi e la piena valorizzazione della partecipazione dei nuovi cittadini, nella valorizzazione dell’inclusività e della diversità

Proposte:

  1. Promozione di eventi culturali che diffondano una cultura dell’integrazione e della non discriminazione e che sensibilizzino la cittadinanza al rispetto delle diversità. Ciò potrebbe essere realizzato attraverso rassegne di eventi organizzate nei giorni simbolici e campagne di sensibilizzazione;
  2. Attivazione a livello comunale di uno sportello informativo di contrasto alle discriminazioni e di uno sportello di consulenza psicologica LBTQI+;
  3. Attivazione di un progetto di housing o co-housing che accolga le persone in difficoltà e in condizioni di estrema vulnerabilità. Ci si riferisce in particolare a coloro che vengono allontanati dalle loro famiglie a causa dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, a chi subisce gravi episodi di violenza domestica e ai migranti, ai rifugiati e agli anziani LGBT+ in condizioni di emarginazione e che necessitano di spazi sicuri e di una comunità solidale;
  4.  Organizzazione di una formazione per operatori di centri per l’impiego, con focus specifici per le persone transessuali e transgender, e istituzione di referenti contro le discriminazioni presso i Centri per l’impiego e le Agenzie per il lavoro con specifiche competenze in materia di discriminazioni LGBT+. Realizzazione, in collaborazione con CGIL, CISL e UIL, di un vademecum che informi lavoratrici e lavoratori LGBT su quali sono i propri diritti sul posto di lavoro e cosa fare in caso di discriminazione
  5. Stanziamento di un fondo di Libertà, volto a garantire un iniziale sostegno economico a tutti coloro i quali subiscono situazioni di particolari difficoltà a causa di una più larga e plurale situazione discriminatorio: alle donne che escono da situazioni di violenza domestica, alle persone LGBTQI+ discriminate e che vivono situazioni di particolare difficoltà o indigenza a causa, ad esempio, dell’allontanamento forzato dalla propria abitazione.
  6. Stanziamento di fondi per sostenere progetti volti a rieducare i partner maltrattanti e per la realizzazione di opuscoli da consegnare a persone che si riconoscano come abuser, o che possano consegnare coloro che riconoscano una situazione di violenza, affinché queste possano conoscere i servizi già realizzati;
  7. Attivazione di percorsi di formazione e di educazione alle differenze per il personale sanitario, degli uffici pubblici e per le forze dell’ordine affinché vi sia maggiore consapevolezza sul linguaggio inclusivo e su come affrontare situazioni di discriminazione
  8. Inserimento, in concerto con le realtà presenti, interessate e competenti del territorio comunale, di progetti volti a fornire un’educazione civica, emotiva e alle differenze a partire dalle scuole primarie presenti sul territorio comunale.
    Verificare l’opportunità, attraverso la collaborazione delle varie associazioni presenti sul territorio, di creare un progetto unico da presentare nelle scuole di tutti i livelli, che garantisca continuità d’azione e che abbia come primo obiettivo e compito la diffusione e la promozione dell’educazione civica intesa come cultura del rispetto reciproco e educazione alla differenze
  9. Riprendere il finanziamento di attività socio educative, di socializzazione e interrelazione e per l’inserimento lavorativo all’interno delle carceri e attivare percorsi di supporto al reinserimento sociale, in particolare per chi usufruisce di pene alternative alla detenzione
  10. Verificare la possibilità delle farmacie comunali di vendere i prodotti igienici e sanitari femminili a prezzi promozionali in alcuni giorni del mese.
    In concerto con l’Università di Bologna, installazione di distributori di assorbenti a prezzo calmierato, anche avvalendosi dell’aiuto di sponsor.

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Ravenna Coraggiosa
Sede legale: via delle Industrie 9, 48123, Ravenna
Codice Fiscale: 92094680391
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