Territorio bene comune
territorio
Introduzione
PREMESSO CHE:
- Ravenna è un Comune di grandi dimensioni
- Il 50% popolazione in centro città e 50% nel forese e sulla costa e quindi le politiche per uno sviluppo equilibrato e omogeneo fanno parte della piu’ complessiva nostra strategia di equità sociale
- I foresi (zone entroterra e zone mare) hanno perso identità sociale e politica: le caratteristiche demografiche sono molto cambiate
- Necessita incrementare il decentramento amministrativo e la partecipazione territoriale
- Necessita per ridurre inquinamento e congestione e migliorare aria e salute di incrementare e ottimizzare il TPL +bici (anche pedalata assistita) + treno
- La crisi sanitaria (CoronaVirus) ha modificato le esigenze
- Il Nuovo PUG, che deve cambiare profondamente le politiche urbanistiche e territoriali nella direzione della qualità e sostenibilità ambientale “andrà attuato con coerenza e digerito”, compresi gli strumenti di pianificazione di settore da riadattare
- Sono in atto grossi investimenti attorno all’HUB portuale che coinvolgono lo scalo portuale, lo scalo passeggeri, gli scali merci FS in dx e sx Candiano e di conseguenza la viabilità, in particolare quella di collegamento nazionale e che in una fase come questa debbono combinare esigenze economiche e di competitività, sostenibilità ambientale sociale e territoriale
- La Transizione ecologica in atto non potrà fermarsi
- Nelle proposte che faremo non dovremo mai dimenticare l’ottica di genere: la riduzione dei divari di genere dovrà essere trasversale in ogni nostra proposta
- Tutti i contributi pervenuti sono al seguente link https://drive.google.com/drive/folders/1XM_cVa8A1LL-dan14YVECr2aw4GWh4Ub
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Proposte del tavolo
1) Politiche del territorio e rigenerazione urbana
Obiettivi
Produrre una svolta nelle politiche urbanistiche (nuovo PUG) e territoriali: consumo di suolo zero, rigenerazione urbana (a partire dalla Darsena di città) con recupero di suolo oggi impermeabilizzato; non prevedere nuove strutture già ampiamente diffuse (es. centri commerciali) ma solo trasferimenti con miglioramenti del servizio e della loro sostenibilità, valorizzando invece i percorsi turistico-commerciali del centro storico e i centri commerciali naturali; impegnarsi per una trasformazione delle attuali zone urbanizzate in ecoquartieri e in eco-paesi secondo le migliori esperienze europee; riqualificare il litorale eliminando traffico improprio e favorendo una mobilità sostenibile e gradevole, recuperando i sistemi dunosi, valorizzando le aree e i percorsi naturalistici per corrispondere all’evoluzione degli standard del turismo internazionale; tutte le aree produttive siano ecologicamente attrezzate (anche con energie rinnovabili ) e si lavori per rendere le attività produttive sempre più sostenibili in termini ambientali e con una forte attenzione al loro inserimento paesaggistico specie in contesti di alto valore (es. Baiona); estendere le aree boscate e naturalistiche invertendo una tendenza secolare; compiere scelte sui servizi territoriali, sulla casa per le fasce sociali più deboli, la manutenzione ordinaria e straordinaria, il verde urbano, la gestione dei rifiuti, la riduzione di traffico e smog, l’eliminazione delle barriere architettoniche. Tutto finalizzato a migliorare la qualità della vita dei cittadini
Alcuni interventi specifici:
- Politica prioritaria deve essere quella di migliorare la qualità dell’ambiente urbano, intendendo per urbano tutto il territorio di Ravenna città e centri del forese.
- La qualità deve rendere le località sicure, vivibili, accoglienti e inclusive.
- Dobbiamo porci l’obiettivo di restituzione di suolo libero da impermeabilizzazione oltre a tendere all’obiettivo del consumo zero di suolo.
- Nuovo modo di abitare (PUG), rigenerazione urbana, limitare il consumo del suolo, edifici (nuovi) a bassissimo consumo o passive prevedendo il passaggio dalle energie fossili alle rinnovabili.
- Prorogare al 2023, estendere al settore alberghi e pensioni, far conoscere diffusamente e semplificare il bonus 110% per energia e sicurezza antisismica.
- Incentivare una edilizia pubblica e privata , oltre che progetti urbanistici, rispettosi dei diritti di tutti alla libera circolazione e vivibilità degli ambienti a partire dalla eliminazione di barriere architettoniche.
- Rigenerazione urbana solo su edifici o complessi di valore riconosciuto, va incentivata la demolizione/ricostruzione di fabbricati vetusti e di scarsa qualità edilizia con modalità di ricostruzione che consentano di restituire almeno in parte suolo permeabile, aree verdi e spazi pubblici
- Riqualificare e ridestinare una struttura dismessa a “dormitorio per sole donne”, struttura di cui la città è carente (da coordinare con il gruppo Welfare)
- Va agevolato il co-housing modalità per coniugare architettura abitativa e stile di vita comunitario ed ecologico. Può dare risposta ad esigenza di ragazze e ragazzi che cercano un contesto dove vivere in serenità ma anche a donne e uomini in età anziana che cercano un contesto per vivere in autonomia ma non in solitudine
- Incentivare la desigillazione dei giardini privati
- Incentivare e sostenere la risanazioneda Eternit
- Per le località costiere vanno compiuti con il concorso dell’ Università studi per individuare per tempo le soluzioni più idonee per far fronte all’innalzamento del mare
- Attuare un piano straordinario per il problema dei ruderi e degli edifici diroccati delle campagne con strumenti urbanisti ad hoc
- Trovare soluzioni che consentano il passaggio alle nuove tecnologie rinnovabili per le case sparse non metanizzate o non ancora allacciate alla rete fognaria
- Istituire aree verdi attrezzate per attività sportive e a corpo libero anche per adolescenti e giovani (non solo bambini) e parchi giochi innovativi e a basso costo (vedi darsena….), servono punti aggregativi liberi e sicuri per adolescenti e giovani
- Va riqualificata via delle Industrie, zona densamente abitata
- Riqualificare con interventi paesaggistici ambientali in particolare le strade che vanno al mare e le strade di accesso alla città: prima fra tutti la via Baiona, con piantumazione della fascia tra la strada e le fabbriche (con interventi da richiedere anche ai privati, proprietari delle fabbriche), che renda dignitoso il percorso (nascondendo la vista delle fabbriche) che dovrebbe prevedere anche la creazione di una ciclabile
2) Periferie al centro (Decentrare servizi sanitari, sociali, di pubblica utilità)
Obiettivi
Lavorare per uno sviluppo equilibrato e paritario di tutto il territorio comunale affrontando in termini nuovi temi come: la diffusione ovunque della banda larga anche per favorire lo smart working e l'accesso ai servizi; il miglioramento dei collegamenti con la città e tra le frazioni mediante trasporto pubblico e bicicletta; l’organizzazione decentrata di servizi essenziali nel campo della salute e del welfare; il miglioramento delle dotazioni di strutture per le attività culturali e sportive specie per i giovani; valorizzare il sistema scolastico, difendere i servizi commerciali di vicinato e valorizzare i beni turistico-culturali diffusi.
Alcuni interventi specifici
- Superamento concreto del divario digitale anche alla luce dei nuovi modalità di lavoro quali lo Smart Working (“lavoro agile”) vedi punto 5
- incrementare le case della salute per una migliore “prima accoglienza” e non appesantire il Pronto Soccorso
- abbattere gli “isolamenti”, e ripensare e/o riprendere i Circoli e/o le piazze, e/o i parchi come luogo di aggregazione
- utilizzo pomeridiano delle scuole per laboratori e attività didattiche
- realizzare in tutti i principali centri del forese strutture o almeno palchi attrezzati e a norma al fine di favorire rappresentazioni musicali e teatrali di gruppi in particolare giovanili
- difendere anche con incentivi pubblici adeguati i servizi commerciali di vicinato nelle frazioni del forese dove svolgono un servizio sociale essenziale
- Estendere a tutto il forse l’esperienza del trasporto pubblico a chiamata essenziale per gli anziani e per gli adolescenti senza mezzo proprio
3) infrastrutture
Obiettivi
Il porto di Ravenna deve diventare non solo un grande porto economicamente competitivo ma anche un vero GREEN PORT
Va rafforzato e ammodernato fortemente il sistema ferroviario per merci e passeggeri
E’ prioritaria la manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità e la sua messa in sicurezza, vanno previste e messe in opera piste ciclabili e pedonali sicure sotto tutti i punti di vista
Per il miglioramento della viabilità esistente (Classicana, Ravegnana, connessione Ravenna-Alfonsine verso la Ferrara-Mare) vanno previsti 3 criteri: utilizzo il più possibile dei tracciati esistenti, togliere traffico e inquinamento per salvaguardare i paesi, salvaguardare le aree di rilievo ambientale.
Alcuni interventi specifici:
- Terminal crociere, realizzare l’elettrificazione delle banchine di accosto delle navi per consentire lo spegnimento dei motori anche con utilizzo dell’eolico offshore e/o minieolico e/o fotovoltaico e/o maree, utilizzare mezzi elettrici o a idrogeno per il collegamento con la città, in alternativa la via d’acqua e/o tratta ferroviaria come prolungamento di binario dello scalo in sx, nei parcheggi inserire colonnine di ricarica elettrica per auto e bici per i crocieristi e per i taxi.
- Completare il sistema fognario del porto, realizzare il nuovo impianto di soil watching per il trattamento e recupero delle sabbie dei fondali, migliorare la compatibilità del Porto con il sistema delle Piallasse e con le località di Marina di Ravenna e Porto Corsini
- Trasformare il traghetto Porto Corsini-Marina di Ravenna con motori ecologici (GLN, elettrico o idrogeno)
- Realizzare attorno al Porto una vasta area di riforestazione che connetta Ravenna al Mare, riunifichi fisicamente le stazioni ravennati del Parco del Delta del Po e riqualifichi paesaggisticamente la zona di Via Baiona
- eliminare i Passaggi a Livello di via Molinetto e di via Alberoni (molto coraggioso) mantenendo la continuità ciclopedonale
- dedicare investimenti di almeno 2M/anno per magliamento (collegamenti) tra i tronchi di piste ciclabili ed eliminazione dei “punti neri” e per corsie temporanee (solo segnaletica)
- reperire tutti fondi disponibili sia regionali che nazionali , che europei per nuove ciclovie di interesse sovracomunale
- viabilità stradale: adeguamento in sede (per quanto possibile) della Via Ravegnana e completamento della variante SS16 (Adriatica) fino ad Alfonsine alternativa alla “nuova E55” in tracciato nuovo
- completamento A14 dir a 4 corsie fino all’innesto con SS309 (Romea)
- spostamento del deposito bus di via delle Industrie, attualmente vicino ad abitazioni, in zona Bassette
- Impegno del Comune di Ravenna per accelerare la concretizzazione del raddoppio della linea Russi- Castel Bolognese e il superamento di tutte le limitazioni di peso assiale, di sagoma e velocità attualmente presenti, limiti che impediscono la percorrenza anche ai treni passeggeri Intercity e A.V. e sono limitanti per lo sviluppo del traffico merci
- attivarsi per il potenziamento ed eventuale raddoppio della linea Ferrara-Ravenna, linea che può agevolare anche la mobilità turistica e che pur non essendo inserita nei corridoi Core, grazie agli interventi già in corso da parte della Regione Emilia-Romagna attraverso Ferrovie Emilia Romagna sul nodo di Ferrara consente già oggi alle merci di inserirsi nei due Corridoi Core europei attraverso le stazioni di Ferrara, Poggio Rusco e Suzzara evitando il congestionato nodo bolognese. E costruire le condizioni infrastrutturali e di servizi per servire con mezzi di TPL tutta la costa tra Ravenna e Rimini
- Realizzare un collegamento “veloce” con Forlì indipendentemente dall’adeguamento della via Ravegnana
-
4) Investimenti
Alcuni punti di questo capitolo sono stati spalmati sugli altri capitoli restano però da sostenere fortemente:
- Energia elettrica Offshore sia come eolico che da maree, che fotovoltaico “galleggiante” individuando le tipologie ottimali (venti e maree) per le coste ravennati
- ripristino delle “antiche” aree Pinetate anche per favorire la cattura del CO2 (No stoccaggio sotterraneo)
- chiudere “definitivamente e veramente” Angela e Angelina anche alla luce dei precedenti interventi
5 ) Superare il divario digitale
Obbiettivi
Poiché la tecnologia e la digitalizzazione è entrata prepotentemente nella vita di ognuno di noi durante la pandemia, (lavoro, scuola, sanità, acquisti, relazioni sociali, ecc) e l’impatto che ha sia sull’economia che sul sociale ha reso sempre più evidente le disuguaglianze fra ricchi e poveri, riteniamo fondamentale ridurre il più velocemente possibile il divario digitale. Occorrerà quindi investire per avere ovunque, in città come al mare e nel forese entro il 2022 la banda larga a 1 GIGA; completare gli interventi con fibra ottica nelle scuole e nelle aree produttive e consentire a tutte le famiglie di disporre di un computer connesso alla rete; favorire tramite software telematici l’accesso diretto ai servizi pubblici semplificando e rendendo più rapide le procedure; promuovere l’educazione digitale per tutti.
Alcuni interventi specifici:
- consentire l’educazione digitale e il possesso di uno strumento connesso alla rete a tutte le famiglie con sostegni economici sia comunali che regionali o europei
- favorire Rete Unica TIM+Openfibra
- completare il “Piano scuole” per consentire utilizzo efficace delle lavagne digitali e formazione docenti
- connettere efficacemente le aree produttive, le aree balneari, le aree portuali (terminal crociere, scalo in sx e scalo in dx)
- verificare con attenzione il 5G che consentirebbe, fra l’altro, di avere a disposizione pali della luce intelligenti con possibilità che svolgano diverse funzioni oltre alla illuminazione smart, le ricariche per bici, auto, telefonini ecc
- mettere a punto i software per lo sviluppo di attività di servizio telematico utili per cittadini e imprese per garantire un accesso unitario alla Pubblica amministrazione da parte di cittadini, professionisti, patronati, associazioni
- integrare, quanto già fatto per tutti i rapporti in via telematica di Edilizia/Sismica/Autorizzazioni ambientali, ai restanti servizi comunali
6) mobilità sostenibile
Obiettivi
Nel periodo 2020-2030, come sta avvenendo nelle realtà europee più avanzate, dobbiamo cambiare la gerarchia delle priorità nei sistemi di mobilità per contrastare i cambiamenti climatici, migliorare la qualità dell’ aria, ridurre il traffico automobilistico ingombrante, inquinante e rumoroso, migliorare l’ efficienza.
La mobilità come diritto delle persone a muoversi in libertà anche senza il possesso dell’auto privata
Mobilità che tenga conto di nuovi tempi vita e di lavoro nella città e nei foresi
Per la mobilità extraurbana per merci e passeggeri occorre prevedere importanti investimenti sul treno
Per la “piramide” della mobilità comunale la priorità va data a pedoni, piste ciclabili sicure, trasporti pubblici efficienti e a emissioni zero
Alcuni interventi specifici
- La pandemia ha cambiato molto anche rispetto all’approccio alla mobilità delle persone: maggiori difficoltà all’utilizzo del mezzo pubblico in alcune fasi (treno e autobus) che comunque restano servizi essenziali per lavoratori e studenti pendolari, forte incremento nell’uso della bicicletta per attività motoria, casa-lavoro, casa-scuola, escursionismo, forte incremento delle passeggiate e della corsa. Per l’ auto dopo la flessione dovuta al lockdown che ha determinato anche una riduzione di PM10 e ossidi di azoto vi è il rischio di un forte ritorno con effetti negativi in termini di congestione, smog e incidenti. per questo è indispensabile una forte volontà politica per riorientare fin d’ora la mobilità verso modalità sostenibili
- La mobilità sostenibile come libertà di movimento delle persone in sicurezza h24 (piste ciclabili illuminate, con colonnine per gonfiaggio ruote, fontanelle, ecc.)
- Trasformare a ZTL gradualmente il centro storico (salvaguardando l’ accesso a residenti, disabili e autorizzati naturalmente ) entro la cerchia delle mura anche per consentire lo sviluppo delle attività all’ aperto di ristoranti e bar fortemente apprezzata dai cittadini e dai giovani anche al di là della pandemia moltiplicando al contempo le forme di mobilità dolci e a impatto zero a partire dalle bici a noleggio per ravennati e turisti
- rivedere il Pums, riprogettare la rete di TPL e rendere nuovamente appetibile l’utilizzo del mezzo pubblico, fare scelte Green sulla tipologia di mezzi utilizzabili per la mobilità cittadina.
- mobilità ciclabile (ritorno al futuro) incrementare i fondi comunali che non possono essere inferiori ai 2 Milioni di euro all’ anno Si fa nostro il lavoro svolto da FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) di Ravenna per il tavolo provinciale post coronavirus, in particolare per la mobilità casa-lavoro, casa -scuola- città-mare.
- Completare piste ciclabili continue e “sicure” in tutta la città, realizzare collegamenti ciclabili funzionali il centro città alla prima fascia di centri del forese (in considerazione che tratte fino a 5-6 Km la bicicletta è il mezzo più competitivo anche in termini tempo ed inoltre che con le e-bike si aprono nuove opportunità anche per percorsi fino a 10 km ). Tutti i 9 lidi di Ravenna, le pinete e le zone naturalistiche, possono facilmente essere connessi alla città con costi sostenibili ed effetti molto importanti sul turismo, l’ ambiente e la salute dei cittadini Le essenze arboree lungo strade e ciclabili dovranno essere scelte con cura fra quelle le cui radici nel tempo non danneggino il percorso e poste ad adeguata distanza.
- realizzare concretamente la sinergia Treni+ TPL + bicicletta (anche a pedalata assistita)
- realizzare almeno una linea Bus secondo una “circolare” con superamento dell’attuale unico sistema radiale
- il parco Bus dovrà essere elettrico e/o a idrogeno secondo le tipologie delle tratte servite sostituendo i vecchi e rumorosi bus attuali
- trasporti a chiamata: vengano estesi a più zone nel forese e che in particolare possano essere usufruiti anche da preadolescenti e adolescenti ( e non solo pensati per gli anziani) perchè i giovanissimi sono quelli che soffrono di più la mancanza di collegamenti e la possibilità di muoversi su un territorio che dovrebbero invece sentire loro
- Va promossa la mobilità elettrica estendendo la rete di colonnine di ricarica in aree pubbliche e per servizi privati, le nuove automobili aziendali degli enti pubblici dovranno essere solo ad alimentazione elettrica, si favorisca la conversione dei taxi al motore elettrico, si chieda ai rent a car di Ravenna di dotarsi di un parco di veicoli elettrici anche per il noleggio a lungo termine. Si promuova e incentivi una mobilità silenziosa, pulita e non ingombrante per la logistica urbana
- Aggiornare il piano dei parcheggi sia nei quartieri periferici che nelle località del forse con la costruzione di una rete di stalli per ricarica elettrica e possibili punti di noleggio auto e bici elettriche (noleggio eventualmente da inserire nell’affidamento del TPL)
- Oltre a rinnovare gli impegni per potenziare i collegamenti con Bologna ( raddoppio della Ravenna-Russi-Castelbolognese,e per realizzare gli obiettivi di frequente cadenzamento del sistema veloce costiero Ravenna-Rimini ) vogliamo sottolineare che la linea Ravenna – Ferrara sia passeggeri che merci è una linea strategica che ci può connettere direttamente al Brennero e all’ Europa. Va raddoppiato l’attuale binario unico per dare a questo collegamento potenzialità adeguate
- Sempre per i treni è più che maturo anche l’intervento di adeguamento del tratto Faenza-Ravenna che può svolgere un ruolo importante per merci e passeggeri e anche facilitare il collegamento ferroviario diretto ( forse a idrogeno ) tra Ravenna-Faenza e Firenze
- Studiare la possibilità di un collegamento dedicato, veloce e pulito tra Ravenna e Forlì
- Aumentare in tempi rapidi l’installazione degli auto velox nel centro urbano e nelle principali vie di comunicazione con area portuale e industriale.
- Mobilità delle merci, vanno implementate le infrastrutture ferroviarie a servizio hub portuale e zona industriale per diminuire il trasporto su gomma nei due distretti.
7 ) partecipazione
Obiettivi
nel solco delle migliori tradizioni del “socialismo municipale” siamo per rilanciare una società partecipata che superi l’individualismo utilitarista ed educhi ad una cultura di responsabilità civica, valorizzi i corpi intermedi e l’importante patrimonio solidaristico e associativo che esiste a Ravenna a partire dal movimento delle donne; favorisca un decentramento comunale più incisivo e aperto capace di contribuire al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia della attività amministrativa, favorisca l’impegno diretto dei cittadini e delle loro associazioni nella gestione dei beni comuni, favorisca un più forte legame tra cittadini e istituzioni
Alcuni interventi specifici:
- potenziare i consigli territoriali come struttura e competenze ripristinando i principi della L.278/1976 come organismo di partecipazione eletto, con funzione di consultazione e di gestione dei servizi.
- idem c.s. come punto di ascolto dei cittadini per le problematiche del territorio ed in particolare delle problematiche delle donne, dei giovani e adolescenti
- utilizzo e cura dei beni comuni con il coinvolgimento dei consigli territoriali e/o delle associazioni e/o dei comitati cittadini e delle proloco (diffusione e utilizzo di quanto previsto dagli strumenti comunali esistenti)
- riattivare i progetti di partecipazione, rimettere in moto energie …..
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Territorio bene comune
territorio
Introduzione
PREMESSO CHE:
- Ravenna è un Comune di grandi dimensioni
- Il 50% popolazione in centro città e 50% nel forese e sulla costa e quindi le politiche per uno sviluppo equilibrato e omogeneo fanno parte della piu’ complessiva nostra strategia di equità sociale
- I foresi (zone entroterra e zone mare) hanno perso identità sociale e politica: le caratteristiche demografiche sono molto cambiate
- Necessita incrementare il decentramento amministrativo e la partecipazione territoriale
- Necessita per ridurre inquinamento e congestione e migliorare aria e salute di incrementare e ottimizzare il TPL +bici (anche pedalata assistita) + treno
- La crisi sanitaria (CoronaVirus) ha modificato le esigenze
- Il Nuovo PUG, che deve cambiare profondamente le politiche urbanistiche e territoriali nella direzione della qualità e sostenibilità ambientale “andrà attuato con coerenza e digerito”, compresi gli strumenti di pianificazione di settore da riadattare
- Sono in atto grossi investimenti attorno all’HUB portuale che coinvolgono lo scalo portuale, lo scalo passeggeri, gli scali merci FS in dx e sx Candiano e di conseguenza la viabilità, in particolare quella di collegamento nazionale e che in una fase come questa debbono combinare esigenze economiche e di competitività, sostenibilità ambientale sociale e territoriale
- La Transizione ecologica in atto non potrà fermarsi
- Nelle proposte che faremo non dovremo mai dimenticare l’ottica di genere: la riduzione dei divari di genere dovrà essere trasversale in ogni nostra proposta
- Tutti i contributi pervenuti sono al seguente link https://drive.google.com/drive/folders/1XM_cVa8A1LL-dan14YVECr2aw4GWh4Ub
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Proposte del tavolo
1) Politiche del territorio e rigenerazione urbana
Obiettivi
Produrre una svolta nelle politiche urbanistiche (nuovo PUG) e territoriali: consumo di suolo zero, rigenerazione urbana (a partire dalla Darsena di città) con recupero di suolo oggi impermeabilizzato; non prevedere nuove strutture già ampiamente diffuse (es. centri commerciali) ma solo trasferimenti con miglioramenti del servizio e della loro sostenibilità, valorizzando invece i percorsi turistico-commerciali del centro storico e i centri commerciali naturali; impegnarsi per una trasformazione delle attuali zone urbanizzate in ecoquartieri e in eco-paesi secondo le migliori esperienze europee; riqualificare il litorale eliminando traffico improprio e favorendo una mobilità sostenibile e gradevole, recuperando i sistemi dunosi, valorizzando le aree e i percorsi naturalistici per corrispondere all’evoluzione degli standard del turismo internazionale; tutte le aree produttive siano ecologicamente attrezzate (anche con energie rinnovabili ) e si lavori per rendere le attività produttive sempre più sostenibili in termini ambientali e con una forte attenzione al loro inserimento paesaggistico specie in contesti di alto valore (es. Baiona); estendere le aree boscate e naturalistiche invertendo una tendenza secolare; compiere scelte sui servizi territoriali, sulla casa per le fasce sociali più deboli, la manutenzione ordinaria e straordinaria, il verde urbano, la gestione dei rifiuti, la riduzione di traffico e smog, l’eliminazione delle barriere architettoniche. Tutto finalizzato a migliorare la qualità della vita dei cittadini
Alcuni interventi specifici:
- Politica prioritaria deve essere quella di migliorare la qualità dell’ambiente urbano, intendendo per urbano tutto il territorio di Ravenna città e centri del forese.
- La qualità deve rendere le località sicure, vivibili, accoglienti e inclusive.
- Dobbiamo porci l’obiettivo di restituzione di suolo libero da impermeabilizzazione oltre a tendere all’obiettivo del consumo zero di suolo.
- Nuovo modo di abitare (PUG), rigenerazione urbana, limitare il consumo del suolo, edifici (nuovi) a bassissimo consumo o passive prevedendo il passaggio dalle energie fossili alle rinnovabili.
- Prorogare al 2023, estendere al settore alberghi e pensioni, far conoscere diffusamente e semplificare il bonus 110% per energia e sicurezza antisismica.
- Incentivare una edilizia pubblica e privata , oltre che progetti urbanistici, rispettosi dei diritti di tutti alla libera circolazione e vivibilità degli ambienti a partire dalla eliminazione di barriere architettoniche.
- Rigenerazione urbana solo su edifici o complessi di valore riconosciuto, va incentivata la demolizione/ricostruzione di fabbricati vetusti e di scarsa qualità edilizia con modalità di ricostruzione che consentano di restituire almeno in parte suolo permeabile, aree verdi e spazi pubblici
- Riqualificare e ridestinare una struttura dismessa a “dormitorio per sole donne”, struttura di cui la città è carente (da coordinare con il gruppo Welfare)
- Va agevolato il co-housing modalità per coniugare architettura abitativa e stile di vita comunitario ed ecologico. Può dare risposta ad esigenza di ragazze e ragazzi che cercano un contesto dove vivere in serenità ma anche a donne e uomini in età anziana che cercano un contesto per vivere in autonomia ma non in solitudine
- Incentivare la desigillazione dei giardini privati
- Incentivare e sostenere la risanazioneda Eternit
- Per le località costiere vanno compiuti con il concorso dell’ Università studi per individuare per tempo le soluzioni più idonee per far fronte all’innalzamento del mare
- Attuare un piano straordinario per il problema dei ruderi e degli edifici diroccati delle campagne con strumenti urbanisti ad hoc
- Trovare soluzioni che consentano il passaggio alle nuove tecnologie rinnovabili per le case sparse non metanizzate o non ancora allacciate alla rete fognaria
- Istituire aree verdi attrezzate per attività sportive e a corpo libero anche per adolescenti e giovani (non solo bambini) e parchi giochi innovativi e a basso costo (vedi darsena….), servono punti aggregativi liberi e sicuri per adolescenti e giovani
- Va riqualificata via delle Industrie, zona densamente abitata
- Riqualificare con interventi paesaggistici ambientali in particolare le strade che vanno al mare e le strade di accesso alla città: prima fra tutti la via Baiona, con piantumazione della fascia tra la strada e le fabbriche (con interventi da richiedere anche ai privati, proprietari delle fabbriche), che renda dignitoso il percorso (nascondendo la vista delle fabbriche) che dovrebbe prevedere anche la creazione di una ciclabile
2) Periferie al centro (Decentrare servizi sanitari, sociali, di pubblica utilità)
Obiettivi
Lavorare per uno sviluppo equilibrato e paritario di tutto il territorio comunale affrontando in termini nuovi temi come: la diffusione ovunque della banda larga anche per favorire lo smart working e l'accesso ai servizi; il miglioramento dei collegamenti con la città e tra le frazioni mediante trasporto pubblico e bicicletta; l’organizzazione decentrata di servizi essenziali nel campo della salute e del welfare; il miglioramento delle dotazioni di strutture per le attività culturali e sportive specie per i giovani; valorizzare il sistema scolastico, difendere i servizi commerciali di vicinato e valorizzare i beni turistico-culturali diffusi.
Alcuni interventi specifici
- Superamento concreto del divario digitale anche alla luce dei nuovi modalità di lavoro quali lo Smart Working (“lavoro agile”) vedi punto 5
- incrementare le case della salute per una migliore “prima accoglienza” e non appesantire il Pronto Soccorso
- abbattere gli “isolamenti”, e ripensare e/o riprendere i Circoli e/o le piazze, e/o i parchi come luogo di aggregazione
- utilizzo pomeridiano delle scuole per laboratori e attività didattiche
- realizzare in tutti i principali centri del forese strutture o almeno palchi attrezzati e a norma al fine di favorire rappresentazioni musicali e teatrali di gruppi in particolare giovanili
- difendere anche con incentivi pubblici adeguati i servizi commerciali di vicinato nelle frazioni del forese dove svolgono un servizio sociale essenziale
- Estendere a tutto il forse l’esperienza del trasporto pubblico a chiamata essenziale per gli anziani e per gli adolescenti senza mezzo proprio
3) infrastrutture
Obiettivi
Il porto di Ravenna deve diventare non solo un grande porto economicamente competitivo ma anche un vero GREEN PORT
Va rafforzato e ammodernato fortemente il sistema ferroviario per merci e passeggeri
E’ prioritaria la manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità e la sua messa in sicurezza, vanno previste e messe in opera piste ciclabili e pedonali sicure sotto tutti i punti di vista
Per il miglioramento della viabilità esistente (Classicana, Ravegnana, connessione Ravenna-Alfonsine verso la Ferrara-Mare) vanno previsti 3 criteri: utilizzo il più possibile dei tracciati esistenti, togliere traffico e inquinamento per salvaguardare i paesi, salvaguardare le aree di rilievo ambientale.
Alcuni interventi specifici:
- Terminal crociere, realizzare l’elettrificazione delle banchine di accosto delle navi per consentire lo spegnimento dei motori anche con utilizzo dell’eolico offshore e/o minieolico e/o fotovoltaico e/o maree, utilizzare mezzi elettrici o a idrogeno per il collegamento con la città, in alternativa la via d’acqua e/o tratta ferroviaria come prolungamento di binario dello scalo in sx, nei parcheggi inserire colonnine di ricarica elettrica per auto e bici per i crocieristi e per i taxi.
- Completare il sistema fognario del porto, realizzare il nuovo impianto di soil watching per il trattamento e recupero delle sabbie dei fondali, migliorare la compatibilità del Porto con il sistema delle Piallasse e con le località di Marina di Ravenna e Porto Corsini
- Trasformare il traghetto Porto Corsini-Marina di Ravenna con motori ecologici (GLN, elettrico o idrogeno)
- Realizzare attorno al Porto una vasta area di riforestazione che connetta Ravenna al Mare, riunifichi fisicamente le stazioni ravennati del Parco del Delta del Po e riqualifichi paesaggisticamente la zona di Via Baiona
- eliminare i Passaggi a Livello di via Molinetto e di via Alberoni (molto coraggioso) mantenendo la continuità ciclopedonale
- dedicare investimenti di almeno 2M/anno per magliamento (collegamenti) tra i tronchi di piste ciclabili ed eliminazione dei “punti neri” e per corsie temporanee (solo segnaletica)
- reperire tutti fondi disponibili sia regionali che nazionali , che europei per nuove ciclovie di interesse sovracomunale
- viabilità stradale: adeguamento in sede (per quanto possibile) della Via Ravegnana e completamento della variante SS16 (Adriatica) fino ad Alfonsine alternativa alla “nuova E55” in tracciato nuovo
- completamento A14 dir a 4 corsie fino all’innesto con SS309 (Romea)
- spostamento del deposito bus di via delle Industrie, attualmente vicino ad abitazioni, in zona Bassette
- Impegno del Comune di Ravenna per accelerare la concretizzazione del raddoppio della linea Russi- Castel Bolognese e il superamento di tutte le limitazioni di peso assiale, di sagoma e velocità attualmente presenti, limiti che impediscono la percorrenza anche ai treni passeggeri Intercity e A.V. e sono limitanti per lo sviluppo del traffico merci
- attivarsi per il potenziamento ed eventuale raddoppio della linea Ferrara-Ravenna, linea che può agevolare anche la mobilità turistica e che pur non essendo inserita nei corridoi Core, grazie agli interventi già in corso da parte della Regione Emilia-Romagna attraverso Ferrovie Emilia Romagna sul nodo di Ferrara consente già oggi alle merci di inserirsi nei due Corridoi Core europei attraverso le stazioni di Ferrara, Poggio Rusco e Suzzara evitando il congestionato nodo bolognese. E costruire le condizioni infrastrutturali e di servizi per servire con mezzi di TPL tutta la costa tra Ravenna e Rimini
- Realizzare un collegamento “veloce” con Forlì indipendentemente dall’adeguamento della via Ravegnana
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4) Investimenti
Alcuni punti di questo capitolo sono stati spalmati sugli altri capitoli restano però da sostenere fortemente:
- Energia elettrica Offshore sia come eolico che da maree, che fotovoltaico “galleggiante” individuando le tipologie ottimali (venti e maree) per le coste ravennati
- ripristino delle “antiche” aree Pinetate anche per favorire la cattura del CO2 (No stoccaggio sotterraneo)
- chiudere “definitivamente e veramente” Angela e Angelina anche alla luce dei precedenti interventi
5 ) Superare il divario digitale
Obbiettivi
Poiché la tecnologia e la digitalizzazione è entrata prepotentemente nella vita di ognuno di noi durante la pandemia, (lavoro, scuola, sanità, acquisti, relazioni sociali, ecc) e l’impatto che ha sia sull’economia che sul sociale ha reso sempre più evidente le disuguaglianze fra ricchi e poveri, riteniamo fondamentale ridurre il più velocemente possibile il divario digitale. Occorrerà quindi investire per avere ovunque, in città come al mare e nel forese entro il 2022 la banda larga a 1 GIGA; completare gli interventi con fibra ottica nelle scuole e nelle aree produttive e consentire a tutte le famiglie di disporre di un computer connesso alla rete; favorire tramite software telematici l’accesso diretto ai servizi pubblici semplificando e rendendo più rapide le procedure; promuovere l’educazione digitale per tutti.
Alcuni interventi specifici:
- consentire l’educazione digitale e il possesso di uno strumento connesso alla rete a tutte le famiglie con sostegni economici sia comunali che regionali o europei
- favorire Rete Unica TIM+Openfibra
- completare il “Piano scuole” per consentire utilizzo efficace delle lavagne digitali e formazione docenti
- connettere efficacemente le aree produttive, le aree balneari, le aree portuali (terminal crociere, scalo in sx e scalo in dx)
- verificare con attenzione il 5G che consentirebbe, fra l’altro, di avere a disposizione pali della luce intelligenti con possibilità che svolgano diverse funzioni oltre alla illuminazione smart, le ricariche per bici, auto, telefonini ecc
- mettere a punto i software per lo sviluppo di attività di servizio telematico utili per cittadini e imprese per garantire un accesso unitario alla Pubblica amministrazione da parte di cittadini, professionisti, patronati, associazioni
- integrare, quanto già fatto per tutti i rapporti in via telematica di Edilizia/Sismica/Autorizzazioni ambientali, ai restanti servizi comunali
6) mobilità sostenibile
Obiettivi
Nel periodo 2020-2030, come sta avvenendo nelle realtà europee più avanzate, dobbiamo cambiare la gerarchia delle priorità nei sistemi di mobilità per contrastare i cambiamenti climatici, migliorare la qualità dell’ aria, ridurre il traffico automobilistico ingombrante, inquinante e rumoroso, migliorare l’ efficienza.
La mobilità come diritto delle persone a muoversi in libertà anche senza il possesso dell’auto privata
Mobilità che tenga conto di nuovi tempi vita e di lavoro nella città e nei foresi
Per la mobilità extraurbana per merci e passeggeri occorre prevedere importanti investimenti sul treno
Per la “piramide” della mobilità comunale la priorità va data a pedoni, piste ciclabili sicure, trasporti pubblici efficienti e a emissioni zero
Alcuni interventi specifici
- La pandemia ha cambiato molto anche rispetto all’approccio alla mobilità delle persone: maggiori difficoltà all’utilizzo del mezzo pubblico in alcune fasi (treno e autobus) che comunque restano servizi essenziali per lavoratori e studenti pendolari, forte incremento nell’uso della bicicletta per attività motoria, casa-lavoro, casa-scuola, escursionismo, forte incremento delle passeggiate e della corsa. Per l’ auto dopo la flessione dovuta al lockdown che ha determinato anche una riduzione di PM10 e ossidi di azoto vi è il rischio di un forte ritorno con effetti negativi in termini di congestione, smog e incidenti. per questo è indispensabile una forte volontà politica per riorientare fin d’ora la mobilità verso modalità sostenibili
- La mobilità sostenibile come libertà di movimento delle persone in sicurezza h24 (piste ciclabili illuminate, con colonnine per gonfiaggio ruote, fontanelle, ecc.)
- Trasformare a ZTL gradualmente il centro storico (salvaguardando l’ accesso a residenti, disabili e autorizzati naturalmente ) entro la cerchia delle mura anche per consentire lo sviluppo delle attività all’ aperto di ristoranti e bar fortemente apprezzata dai cittadini e dai giovani anche al di là della pandemia moltiplicando al contempo le forme di mobilità dolci e a impatto zero a partire dalle bici a noleggio per ravennati e turisti
- rivedere il Pums, riprogettare la rete di TPL e rendere nuovamente appetibile l’utilizzo del mezzo pubblico, fare scelte Green sulla tipologia di mezzi utilizzabili per la mobilità cittadina.
- mobilità ciclabile (ritorno al futuro) incrementare i fondi comunali che non possono essere inferiori ai 2 Milioni di euro all’ anno Si fa nostro il lavoro svolto da FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) di Ravenna per il tavolo provinciale post coronavirus, in particolare per la mobilità casa-lavoro, casa -scuola- città-mare.
- Completare piste ciclabili continue e “sicure” in tutta la città, realizzare collegamenti ciclabili funzionali il centro città alla prima fascia di centri del forese (in considerazione che tratte fino a 5-6 Km la bicicletta è il mezzo più competitivo anche in termini tempo ed inoltre che con le e-bike si aprono nuove opportunità anche per percorsi fino a 10 km ). Tutti i 9 lidi di Ravenna, le pinete e le zone naturalistiche, possono facilmente essere connessi alla città con costi sostenibili ed effetti molto importanti sul turismo, l’ ambiente e la salute dei cittadini Le essenze arboree lungo strade e ciclabili dovranno essere scelte con cura fra quelle le cui radici nel tempo non danneggino il percorso e poste ad adeguata distanza.
- realizzare concretamente la sinergia Treni+ TPL + bicicletta (anche a pedalata assistita)
- realizzare almeno una linea Bus secondo una “circolare” con superamento dell’attuale unico sistema radiale
- il parco Bus dovrà essere elettrico e/o a idrogeno secondo le tipologie delle tratte servite sostituendo i vecchi e rumorosi bus attuali
- trasporti a chiamata: vengano estesi a più zone nel forese e che in particolare possano essere usufruiti anche da preadolescenti e adolescenti ( e non solo pensati per gli anziani) perchè i giovanissimi sono quelli che soffrono di più la mancanza di collegamenti e la possibilità di muoversi su un territorio che dovrebbero invece sentire loro
- Va promossa la mobilità elettrica estendendo la rete di colonnine di ricarica in aree pubbliche e per servizi privati, le nuove automobili aziendali degli enti pubblici dovranno essere solo ad alimentazione elettrica, si favorisca la conversione dei taxi al motore elettrico, si chieda ai rent a car di Ravenna di dotarsi di un parco di veicoli elettrici anche per il noleggio a lungo termine. Si promuova e incentivi una mobilità silenziosa, pulita e non ingombrante per la logistica urbana
- Aggiornare il piano dei parcheggi sia nei quartieri periferici che nelle località del forse con la costruzione di una rete di stalli per ricarica elettrica e possibili punti di noleggio auto e bici elettriche (noleggio eventualmente da inserire nell’affidamento del TPL)
- Oltre a rinnovare gli impegni per potenziare i collegamenti con Bologna ( raddoppio della Ravenna-Russi-Castelbolognese,e per realizzare gli obiettivi di frequente cadenzamento del sistema veloce costiero Ravenna-Rimini ) vogliamo sottolineare che la linea Ravenna – Ferrara sia passeggeri che merci è una linea strategica che ci può connettere direttamente al Brennero e all’ Europa. Va raddoppiato l’attuale binario unico per dare a questo collegamento potenzialità adeguate
- Sempre per i treni è più che maturo anche l’intervento di adeguamento del tratto Faenza-Ravenna che può svolgere un ruolo importante per merci e passeggeri e anche facilitare il collegamento ferroviario diretto ( forse a idrogeno ) tra Ravenna-Faenza e Firenze
- Studiare la possibilità di un collegamento dedicato, veloce e pulito tra Ravenna e Forlì
- Aumentare in tempi rapidi l’installazione degli auto velox nel centro urbano e nelle principali vie di comunicazione con area portuale e industriale.
- Mobilità delle merci, vanno implementate le infrastrutture ferroviarie a servizio hub portuale e zona industriale per diminuire il trasporto su gomma nei due distretti.
7 ) partecipazione
Obiettivi
nel solco delle migliori tradizioni del “socialismo municipale” siamo per rilanciare una società partecipata che superi l’individualismo utilitarista ed educhi ad una cultura di responsabilità civica, valorizzi i corpi intermedi e l’importante patrimonio solidaristico e associativo che esiste a Ravenna a partire dal movimento delle donne; favorisca un decentramento comunale più incisivo e aperto capace di contribuire al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia della attività amministrativa, favorisca l’impegno diretto dei cittadini e delle loro associazioni nella gestione dei beni comuni, favorisca un più forte legame tra cittadini e istituzioni
Alcuni interventi specifici:
- potenziare i consigli territoriali come struttura e competenze ripristinando i principi della L.278/1976 come organismo di partecipazione eletto, con funzione di consultazione e di gestione dei servizi.
- idem c.s. come punto di ascolto dei cittadini per le problematiche del territorio ed in particolare delle problematiche delle donne, dei giovani e adolescenti
- utilizzo e cura dei beni comuni con il coinvolgimento dei consigli territoriali e/o delle associazioni e/o dei comitati cittadini e delle proloco (diffusione e utilizzo di quanto previsto dagli strumenti comunali esistenti)
- riattivare i progetti di partecipazione, rimettere in moto energie …..
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